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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014
"Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni." - Paulo Coelho -  Dovunque voi siate ... Buon 2015!
Pensierino last-minute? Una raffinata idea ci viene in aiuto dal  designer giapponese Tomo Kimura, con i salvagoccia Cio-Cio-San, realizzati i n laminato di polipropilene, sono lavabili in lavastoviglie e riutilizzabili. Ma il bello di questo regalino è che fa parte della Collezione dei Regali 2014 dell'Ospedale San Raffaele, attraverso i quali si da anche un contributo, sempre preziosissimo, per la ricerca scientifica. Cin-Cin!                                                               In ogni confezione: 3 pezzi.
Il brindisi in un quadro di Peder Severin Kroyer PROSIT! -------- BUONE FESTE --------
I miei più sinceri auguri di Buon Natale a tutti i miei fan con un simpatico selfie natalizio.... :) Oggi colgo l'occasione per condividere con chi mi segue ciò che ha dato un tocco chic al mio Natale: Trussardi Donna, semplicemente la fragranza di maggior successo della storia del marchio. Trussardi Donna esprime una femminilità moderna e raffinata con le sue note frizzanti e agrumate dello yuzu e del cedro, freschezza radiante con gli accenti dei frutti d'acqua, carattere con i fiori d'arancio, il the al gelsomino e la ninfea, intensità con il legno di cedro, il patchouli bianco e il sandalo. HAPPY DELICIOUS CHRISTMAS!
Ricerca costante dell’eccellenza, stile raffinato, senza esibizione ed eccessi, rispetto delle tradizioni e tensione verso l’innovazione, qualità del suo terroir: questi gli elementi unici che hanno reso G.H. Mumm uno dei brand d’eccellenza nel mondo dello champagne.  Georges Hermann Mumm nel 1875 rivestì ogni bottiglia con il prezioso Cordon Rouge, il nastro rosso della Legione d’Onore, il più alto riconoscimento francese creato da Napoleone I, a rappresentare la profonda incarnazione dello spirito G.H. Mumm: ricerca della perfezione e spirito d’avventura.  I vigneti della Maison sono il primo passo verso uno Champagne d’eccellenza. 220 ettari, classificati al 98% nella scala dei cru, situati principalmente tra gli 8 grand cru più rinomati tra le terre della Champagne: Aÿ, Bouzy, Ambonnay, Verzy, Verzenay, Avize, Cramant e Mailly-Champagne.  Fin dalla sua fondazione, G.H. Mumm ha posto particolare attenzione allo studio e all’innovazione tecnologica: già nel 1870 l
Quando si parla di pop art si pensa subito ai ritratti in serie di personaggi famosi immortalati da Andy Warhol, alle tavole con i suoni onomatopeici che richiamano i fumetti di Roy Lichtenstein, agli animali dai colori sgargianti formati da palloncini giganti di Jeff Koons. Insomma, alla parola pop art l'associazione più fulminea e immediata è quella con la corrente che nasce e si sviluppa negli Stati Uniti a partire dagli anni Sessanta e che fa della popular art, l'arte di massa, un fenomeno virale ed esplosivo. Dopo essere esploso negli Stati Uniti e in Inghilterra, la Biennale di Venezia del 1964 è la vetrina d'eccezione che fa conoscere il fenomeno all'Europa e al resto del mondo: la giuria premia per la prima volta un artista statunitense, Robert Rauschenberg, e la manifestazione ospita al padiglione Italia opere dirompenti di artisti più o meno noti come Mimmo Rotella, Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Concetto Pozzati e Mario Schifano. "La pop ar
La campagna Burberry Autunno/Inverno 2013 che ritrae gli attori britannici Sienna Miller e Tom Sturridge con la borsa The Crush della collezione Trench Kisses, fotografati da Mario Testino. Campagna Burberry Primavera/Estate 2012 con l'attore britannico Eddie Redmayne e la modella britannica Cara Delavigne, fotografati da Mario Testino. Le nuove sedi centrali Burberry aprono a Horseferry House a Londra. Ma ripercorriamo un pò di storia:  primo negozio Burberry - 1856 Thomas Burberry Burberry venne fondata nel 1856  quando, l'allora ventunenne, Thomas Burberry, apprendista di un importante sarto, aprì il suo primo negozio a nell'Hampshire in Inghilterra. Nel 1870 si specializza in prodotti raffinati e di gusto, e apre nello stesso anno il suo primo emporio. Nel 1880 Burberry aggiunge  ai suoi prodotti il gabardine, un  materiale di fibre miste con cui si fanno cappotti e altri abiti pesanti.  Nel 1891, la Thomas Burberry & Sons apre il p
Londra 20 aprile: a conti fatti si tratta di  35 mila sterline per la bottiglia  e 4,375 di costo per il servizio. E la mancia di 10,625.  Un totale di circa 50 mila sterline, pari a euro 56 mila e spicci . Che, senza fare una piega un magnate russo (rigorosamente rimasto nell'anonimato) ha speso per brindare in albergo a Londra, durante un party esclusivo. E a quanto pare, della sua pregiata bottiglia di champagne, un  Dom Perignon del 1996 'Mathusalem' Rosé Gold , ne ha subito fatti fuori tre bicchieri, in poco meno di un minuto. Come se fosse acqua fresca. O meglio Vodka. Chi ha fatto i conti, considerando il prezzo della bottiglia (35 mila sterline, pari a quasi 40 mila euro), più gli 'spicci' per il cameriere e 'service chargee' ha calcolato che  ogni bicchiere è costato circa 1800 euro . Location di quella che secondo gli esperti è la massima cifra pagata al bar (aste dunque escluse) per una bottiglia di champagne è il ' Westbury Hotel ',
Discrezione, qualità e artigianalità: Bottega Veneta, dalla sua nascita nel 1966 a Vicenza, ha dato vita a un nuovo standard nel mondo del lusso. Nata dalla tradizione dei maestri pellettieri italiani, il famoso slogan dell'azienda "When your own initials are enough", esprime una filosofia di individualità e fiducia che si applica oggi a più prodotti: abbigliamento, gioielleria, arredamento, profumi, orologi e altro. Con il tempo le qualità che definiscono Bottega Veneta restano immutate: manifattura eccezionale, design innovativo, moderna funzionalità e materiali della massima qualità. Nel 2006 Bottega Veneta ha aperto una scuola per formare e supportare le future generazione di artigiani pellettieri.  Contraddistinta dalla caratteristica pelle intrecciata, la maison si distingue per una sensibilità raffinata, sensuale e intensamente personale, disegnata per una clientela sofisticata e sicura di sé. L'iconica clutch Knot Le note esotiche e fresche della cle
“  La vita è breve,   l'arte vasta,                        l'occasione istantanea,                                          l'esperimento malcerto,                                                                  il giudizio difficile.                                                                                                                    ”                  Ippocrate Grazie a tutti coloro che hanno preso parte alla mia terza collettiva c/o il Mood di via Melchiorre Gioia il 6 dicembre!!! Grazie all'organizzatrice Giò, ai fotografi e agli artisti che ho avuto il piacere d'incontrare.... Siete tutti fantastici! Alla prossima....  ;-) “  L'arte è la domenica della vita .                                                                          ”                  Charles Baudelaire
Talmente tanto pubblico da spingere la direzione del Centre Pompidou a prolungare l'orario di apertura fino alle 23. Autore di tale movimento di masse è lo statunitense Roy Lichtenstein che conferma, nel modo più appariscente, di essere tra gli artisti più popolari della seconda metà del Novecento. Dal giorno della sua apertura la mostra parigina di Lichtenstein (ultimo giorno è stato il 4 novembre) ha ospitato più di 5.000 visitatori al giorno, spesso contrariati per gli orari troppo restrittivi del museo. Ten dollar bill Roy Lichtenstein Nato a New York il 27 ottobre 1923 e venuto a mancare nella stessa metropoli il 29 settembre 1997, Lichtenstein, con le sue tele di grandi dimensioni caratterizzate da tratti e colori assolutamente riconoscibili, è considerato tra i più importanti esponenti della pop art. Questo nonostante nel gennaio 1964 la rivista Life lo avesse definito come il "peggior artista degli Usa", vista la sua estetica decisamente in contrasto con
Salvatore Ferragamo (Bonito, 1898 - Firenze, 1960) negli anni '20 in America disegna e realizza scarpe per le star del cinema hollywoodiano. Per creare calzature che calzino alla perfezione studia anatomia umana, ingegneria chimica e matematica all'università di Los Angeles. Nel 1927 si trasferisce a Firenze mantenendo rapporti con il mercato americano. Fallito con la crisi del '29 si rivolge al mercato interno e nel '38 acquista Palazzo Spini Feroni sede dell'azienda. Nel 1995, Wanda Ferragamo e i suoi sei figli inaugurano nella sede il Museo Salvatore Ferragamo.  Quello del calzolaio non è un mestiere umile ma implica tanta capacità manuale e creativa. E innovazione e creatività si associano da sempre al nome Ferragamo, una vita fatta di coraggio, di passione per il proprio lavoro, di voglia di migliorarsi e di non arrendersi mai.  "La cultura di un paese è fatta anche dalla cultura e dalla storia delle proprie imprese. La storia per un'
Valenza, paese ricco di storia disteso sulla riva destra del Po, prima foro romano, poi feudo francese con Carlo V e dominio savoiardo nel Settecento. 1924: fonda la sua attività Enrico Grassi Damiani. Grazie alla sua abilità di maestro orafo, Enrico diventa in breve tempo il gioielliere a cui si rivolgevano le più importanti famiglie dell'epoca per la realizzazione  di pezzi unici, veri e propri capolavori di raffinata maestria. Un primato che la famiglia tende a sottolineare, in quanto da sempre produttori di gioielli a differenza di concorrenti nati come dettaglianti. Questo fa di Damiani una realtà unica. L'appartenenza, da generazioni, al territorio valenzano dove tutti i grandi nomi hanno via via stabilito la loro produzione e dove la tradizione orafa ha dato vita a una scuola professionale che forma giovani talenti, rappresenta sicuramente un importante valore aggiunto nella promozione del made in Italy.  Handmade in Italy since 1924 Lo stabilimento Damiani è un
Tilson fa storicamente parte di quel gruppo di artisti inglesi che, già alla metà degli anni Cinquanta, adottarono nel loro repertorio espressivo elementi della cultura popolare: fumetti, pagine di tabloid, fotografie e perfino immagini delle fiction televisive. Parliamo della pop art, una delle concezioni più "sovversive" dell'arte del XX secolo, che affermava infatti che "niente è più estraneo all'arte dell'idea di essere semplicemente il riflesso delle cose raffigurate". La stessa cosa accadeva contemporaneamente negli Stati Uniti e il fenomeno assunse la connotazione di una vera e propria rivoluzione, come venne definita quando essa si manifestò clamorosamente alla Biennale di Venezia del 1964, nella quale il Gran Premio venne assegnato a Robert Rauschenberg e dove Joe Tilson esponeva, nel padiglione della Gran Bretagna, opere che sarebbero diventate storiche quali Vox-Box , Ziggurat-Box e Key-Box . Pochi colsero allora la differenza tra le due prop
“  Alcuni pensano che io sia una sorta di prostituta.                                 Non date retta a loro.                                                             Mi sto solo godendo la vita .  ”                  Angelina Jolie
Tutto cominciò nel maggio 1886 ad Atlanta, nel laboratorio del farmacista John Pemberton che, in una caldaia in ottone, inventò uno sciroppo contro il mal di testa; lo chiamò Coca-Cola e, l’aggiunta di acqua frizzante capace  di esaltare il sapore zuccherino e solleticare il palato, fu la vera mossa vincente. Da allora, la bevanda nera è diventata culto. 1886: in una drogheria di Atlanta si versa la prima Coca-Cola 1892: nasce The Coca-Cola Company 1899: nasce Coca-Cola in bottiglia 1916: prima bottiglia “contour” 1927: prima Coca-Cola in Italia 1960: prima Coca-Cola in lattina 1980: prima Coca-Cola in bottiglia PET 1991: nasce Coca-Cola light 2006: oltre 1.4 MLD di consumazioni servite ogni giorno nel mondo Attraverso la sua storia, The Coca-Cola Company ha catturato lo spirito del tempo attraverso la sua arte della pubblicità: Coca-Cola ha così più volte ridisegnato la lattina con il lavoro di artisti e designer, tra cui Andy Warhol
I campioni non si costruiscono in palestra.              Si costruiscono dall'interno, partendo da qualcosa che  hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione.        Devono avere l'abilità e la volontà.                   Ma la volontà deve essere più forte dell'abilità. Muhammad Ali  Campione di pugilato
Lei, la modella che per soprannome vanta l'appellativo di una divinità romana; e non di una dea qualunque, bensì di colei che la bellezza la incarna: Venere. Nel suo caso accompagnato dall'aggettivo "nera".  Londinese del 22 maggio 1970, ma giamaicana d'origine e con avi cinesi, divina lo è stata fin dall'adolescenza. A 15 anni viene notata a Covent Garden e nell'aprile dell'86 è su Elle, nell'agosto di due anni più tardi su Vogue Paris. E' stata la prima donna nera a conquistare la copertina di Vogue.  Da allora ha posato per i migliori fotografi al mondo e interminabile è la lista delle copertine a lei consacrate.  Testimonial di numerose campagne pubblicitarie di molte case di moda tra cui Fendi, Prada, Ralph Lauren, Alessandro dell'Acqua, Burberry, Guess, Dsquared... Ha calcato e calca ancor oggi le passerelle per le più grandi case di moda, con l'inconfondibile andatura da sinuosa pantera.  Ma la Venere Nera non è sol