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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Diabolicamente buona!

In questo pomeriggio molto dark , per via del cambio d'orario e per via della fatidica notte di Halloween, io voglio parlarvi di qualcosa che di molto dark ha solo una cosa, o meglio, solo un ingrediente: il cioccolato !!! Si tratta, forse, del dolce al cioccolato più buono al mondo, almeno così è stato definito dal New York Times, e per provarlo dovrete prendere un volo per Lisbona, affascinante capitale che guarda l'oceano. Isabel Landeau, professione designer, viene convinta dai suoi amici a condividere col mondo intero la sua fantastica creazione, la torta al cioccolato, in un negozietto retrò dove potrete ordinare solamente questa torta! Penserete che sia una pessima manovra di marketing? Ad oggi il Landeau Café non conosce crisi. Tra sedie thonet, sgabelli vintage e riviste da sfogliare, potrete gustarvi la Landeau chocolate cake al modico prezzo di 3,50 € per fetta, in aggiunta a qualcosa di caldo da bere: caffè, tè o cioccolata?!  Io quasi quasi mi prenoto un volo...
Fino a poco tempo fa la luce era considerata, oltreché energia elettromagnetica, mero mezzo funzionale per vedere le cose in assenza di quella naturale. Parlare di luce oggi invece, sia essa diurna o notturna, è come parlare della nostra vita quotidiana, di come viviamo e ci rapportiamo alle presenze che ci circondano. Dobbiamo quindi riconoscere ormai alla luce una valenza più importante, di natura culturale e artistica oltre che pratica, senza dimenticarci che essa rende percepibile il movimento, ordina e definisce tutti i fenomeni reali. In architettura, nell'approccio poetico all'illuminazione, non si esclude il rispetto per gli usi, il benessere fisico degli utenti pur tenendo ben presente il proprio compito funzionale e visivo. L'elemento che per eccellenza opera la mediazione tra la luce , lo spazio e l'uomo è l'apparecchio illuminante. A tal proposito sappiamo già che l'evoluzione del prodotto ha portato alla creazione di oggetti non solo esteticament
iPhone7 Era il 1998 quando la Apple presenta l'iMac, rivoluzionando ancora una volta l'identità stessa del computer. Era il primo risultato del ritorno di Steve Jobs a capo della compagnia, dopo un breve ma tormentato esilio. Due le novità principali: il sistema operativo di nuova generazione non solo è stabile e affidabile, ma offre un buon grado di compatibilità con i programmi della Microsoft; le forme della macchina sono arrotondate e l'involucro è per la prima volta colorato e traslucido, allontanando definitivamente il computer dal mondo un pò arido dell'immaginario tecnologico. Jobs ha trovato in Jonathan Ive il suo complice perfetto: convinto come lui che la tecnica debba essere al servizio delle persone e non viceversa, il giovane designer inglese pensa in maniera semplice e disegna in modo chiaro, pulito ed essenziale.  Tra il 1998 e il 2001 la Apple lancia in rapida sequenza una serie di nuovi prodotti, tutti disegnati dal team guidato da Ive. Comp
La vita è  una meravigliosa occasione fugace da acciuffare al volo tuffandosi dentro in allegra libertà. Dario Fo
Ogni tuo sguardo ha un senso,  un colore,  un profumo  e l'intensità di un  tramonto sull'oceano. Ti adoro per questo,  essenza della mia dolce follia.