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Super vino, Super cantine!

Le cantine sono sempre più spesso luoghi d'arte. Tante le aziende vinicole che si sono rivolte ad architetti come Renzo Piano, Gae Aulenti, Mario Botta per la creazione o ristrutturazione della propria cantina per un risultato distintivo!

Cantina Antinori nel Chianti Classico

Un esempio eccellente del risultato ottenuto ci è dato dalla futuristica cantina dei Marchesi Antinori, una delle famiglie di viticoltori più antiche d'Italia con tanto di testimonianza di iscrizione all'Arte dei Vinattieri dal 1385. Originari delle colline del Chianti Classico, hanno avuto per cinque secoli il loro quartier generale a Firenze, in piazza Antinori, nel palazzo in "'pietra forte" acquistato nel 1506 da Niccolò Antinori. Nel 2001 la nuova generazione degli Antinori ha commissionato alla società di ingegneria Hydea e allo studio di architettura Archea Associati la realizzazione della nuova cantina, riportando la sede tra le colline del Chianti, un omaggio alle proprie origini. Ci sono voluti 5 anni, ma il risultato è stata un'opera faraonica di 45 mila metri quadrati, per lo più ipogei. Gli scavi hanno inciso la terra, e la ferita è stata colmata con 40 mila metri cubi di calcestruzzo e 3,4 milioni di chili di ferro d'armatura; alla fine dei lavori il territorio sembrava quasi non essere stato toccato. Le gallerie, il parcheggio, gli uffici, il museo, l'auditorium, i locali produttivi, il laboratorio, la mensa, il ristorante, la biblioteca e soprattutto gli impianti si intuiscono appena. La copertura della cantina, una volta realizzata, è stata nascosta con il terreno degli scavi e piantumata a vigneto.

Cantina Antinori del Chianti Classico

Particolare della Cantina Antinori

Particolare della Cantina Antinori

Un'altra storia interessante è quella che parte dal capostipite Bruno Lunelli, che nel 1952 rilevò la cantina di Giulio Ferrari a Trento in cui si produceva il celeberrimo metodo classico. Dopo altre acquisizioni nelle colline pisane e in Umbria, nel 2001 la famiglia commissiona allo scultore Arnaldo Pomodoro un'imponente cantina a Castelbuono, in umbria, la prima "scultura" al mondo in cui si vive e si lavora: il Carapace. La forma a sfera, tanto cara all'artista, viene qui modificata in metà ellissoide: di fatto una cupola, ma nella mente dell'artista un carapace 'che rappresenta l'unione tra terra e cielo'. E' stato inaugurato nel 2012.

Il Carapace di Arnaldo Pomodoro

Il Carapace di Arnaldo Pomodoro

Barricaia

Il Carapace di Arnaldo Pomodoro - interno

Il gruppo Ceretto nasce invece negli anni '30 nelle Langhe come piccola azienda familiare in cui la vinificazione avviene con uve di altri poderi. Negli anni '60 Bruno e Marcello, figli del fondatore, inseriscono nella produzione il concetto di 'cru', quella relazione stretta tra vitigno e territorio allora pioneristica in Italia (non a caso nel 1987 i due fratelli finiscono sulla rivista americana The Wine Spectator con l'appellativo di The Barolo Brothers). Era stato creato il mito delle Langhe, terra magica di vino e nocciole, unico territorio italiano che abbia saputo eguagliare la Toscana come territorio enogastronomico di rappresentanza. Troviamo così nel loro terroir il Cubo in vetro, ampliamento moderno della Cantina Bricco Rocche di Castiglione Falletto e primo progetto di architettura contemporanea del gruppo, realizzato nel 2000. L'idea alla base del progetto è quella di un'analogia tra le caratteristiche del Barolo e la forma geometrica pura: 'spigolosa ma con una solida base e grande longevità'. Stessa poesia per la struttura denominata l'Acino, realizzata nel 2009 come ampliamento dell'antico casolare della Tenuta Monsordo Bernardina di Alba e utilizzata come sala convegni: un'enorme semisfera trasparente, affacciata sul crinale di una collina di vigneti. Presente anche una cappella, la Cappella del Barolo, affrescata nel 1999 da Sol LeWitt e David Tremlett nel vigneto Brunate di La Morra. Si tratta di un'antica cappella costruita nel 1914 e mai consacrata che serviva ai vendemmiatori come riparo dalle intemperie o dal calore del sole. La leggenda vuole che sia stato sufficiente promettere agli artisti una bottiglia di vino al giorno per il resto della loro vita per convincerli a realizzare il progetto di restauro. Oggi i quattro figli dei Barolo Brothers hanno portato il gruppo Ceretto a interessarsi anche alla gastronomia del territorio delle Langhe. E' stato così creato il progetto Relanghe dedicato alla celebre nocciola e al relativo torrone e due ristoranti: Piazza Duomo e La Piola affidati rispettivamente a Enrico Crippa, premiato nel 2012 con tre stelle dalla guida Michelin, e a Dennis Panzeri. Entrambi i ristoranti si trovano nella città di Alba.

Cubo Bricco Rocche a Castiglione Falletto

Cubo Bricco Rocche

L'Acino di Tenuta Monsordo Bernardina

L'Acino

La Cappella del Barolo
Ceretto

Cucina gourmet al ristorante Piazza Duomo, Alba.






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