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Ed eccomi come spesso accade, a parlare di vino! 

Una delle mie degustazioni in Franciacorta


Tempo fa è stata sollevata una polemica per il prezzo giudicato troppo "low cost" di una nota cantina del Sud Italia, e questo avveniva all'interno di una GDO, per la precisione nel gruppo COOP e la cantina in questione è quella del noto cantante Albano Carrisi. L'offerta che ha indignato molti proponeva 6 bottiglie su volantino a meno 12,00 € dell'Azienda Agricola Carrisi, appunto; tra gli indignati Slowfood, che ha giudicato l'offerta talmente stracciata da prender voce sull'accaduto: "per noi è importante far capire ai consumatori che il vino ha un suo costo, sotto il quale è difficile andare se si vuole mantenere una qualità media anche nella filiera produttiva". Tra l'altro Albano stesso ha chiarito che quella di Coop è stata un'operazione commerciale che lui ha approvato (ha usato la sua notorietà per attirare clienti).
Facciamo chiarezza allora grazie agli esperti del settore....
Quanto deve costare una bottiglia di vino perchè il livello sia, se non eccelso, almeno dignitoso? 
"L'offerta del vino Carrisi è il frutto di una dinamica di mercato e non inquina la qualità del prodotto", ha chiarito il responsabile del reparto bevande di Coop Italia, che si è giustificato dicendo che nel periodo a ridosso della vendemmia è facile che ci siano offerte particolarmente convenienti, magari per liberarsi delle rimanenze.
"Il vino di Albano è molto buono, ma Coop ha sbagliato i conti: una bottiglia non può costare meno di 4-5 euro per avere un margine di guadagno minimo" commenta Sandro Bottega, direttore dell'omonima azienda di Bibano (Treviso) Bottega, distilleria e cantina: "i materiali secchi, come bottiglia, etichetta, cartone, tappo, retro etichetta e capsula costano 1-1,50 euro; a questo vanno aggiunti  la lavorazione, 15-18 centesimi a bottiglia, la distribuzione e il controllo qualità, 7-8 centesimi. Poi, c'è il prezzo del vino, che varia con il costo dell'uva - su cui incidono zona di produzione e resa del terreno - l'invecchiamento, la lavorazione e la qualità delle botti". Il vino è un'arte", dice ancora, "ed è difficile valutarla. Dietro a una bottiglia di prestigio ci sono storia e cultura, maestria e perfezione". "Fino a 100-150 euro il costo di un vino può essere giustificato. Oltre è collezionismo. E' il piacere di aprire una bottiglia "preziosa" che abbiamo inseguito per anni o che custodiamo gelosamente in cantina". 
Della stessa opinione Giancarlo Aneri (produttore vitivinicolo): "per avere un minimo di qualità dobbiamo spendere almeno 4 euro. Coop ha dimezzato la cifra per usare il vino di Albano per vendere di più, e non c'è scandalo. Certo, un vino che si attesta sempre sotto i due euro dovrebbe insospettire; è meglio spendere qualcosina di più per un prodotto migliore." 
Donatella Cinelli Colombini, premiata produttrice di Brunello di Montalcino e ideatrice di Cantine aperte e del Movimento del turismo del vino, sostiene che dietro a un prezzo così stracciato c'è sempre una scelta di marketing imposta dalla grande distribuzione: il produttore stringe i denti sperando di aumentare le vendite. Ma, dice, per stabilire quanto vale davvero una bottiglia, sommare cifre non basta: dietro a un bianco o a un rosso c'è anche un valore immateriale. Insieme al vino acquistiamo la leggenda del territorio, il prestigio del produttore, il sapere contadino, detto da lei "valore immaginario", evidentemente, sostiene, i prodotti più convenienti non ce l'hanno e possono comprimere il prezzo di vendita.



Insomma, a determinare il prezzo di una bottiglia sono l'uva, la zona, il metodo di lavorazione, la distribuzione. Poi ci sono le emozioni e l'immaginario, l'onnipresente marketing e la politica promozionale che possono far lievitare un prezzo o abbatterlo. Ovviamente un vino a prezzi bassi non è che non sia buono. Se è sano ed ha superato controlli severi è un prodotto sicuro. Certo, il vino di qualità è un'altra cosa. Per dirsi tale, secondo Franco Maria Ricci, presidente della Fondazione Italiana Sommelier, un vino deve costare almeno 10 euro: "è un prezzo che ci racconta che la vigna e la cantina hanno ricevuto le cure giuste".
Luca Gardini, sommelier campione del mondo, sostiene che si può fare una scelta di qualità anche spendendo meno di 15 euro e suggerisce di scegliere rispettando il proprio palato, privilegiando vitigni italiani. Si raccomanda poi di scegliere supermercati o enoteche che garantiscono la giusta temperatura di conservazione. Se ciò che avete scelto, dice, vi piace e vi emoziona, in ogni caso avete scelto la bottiglia giusta!




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