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Disegno per raccontare storie, disegno per professione, disegno per gioco, disegno per passione: insomma, praticamente disegno perché appartengo al genere umano e non ne posso fare a meno…


Milo Manara nasce a Luson, in provincia di Bolzano il 12 settembre 1945, e già dall'età di dodici anni Manara realizza pannelli decorativi su commissione. Seguendo le sue inclinazioni naturali, si diploma a un liceo artistico privato. Si trasferisce poi a Verona dove inizia a lavorare come assistente dello scultore spagnolo Miguel Berrocal e s'iscrive intanto alla Facoltà di Architettura a Venezia. Grazie alla moglie francese di Berrocal, Manara scopre il FUMETTO, di cui non era mai stato un appassionato durante l'infanzia o l'adolescenza. Manara vede nel fumetto la possibilità di costruire un proprio ruolo nella società, anche grazie a un rapporto con la retribuzione, nel campo editoriale rispetto a quello artistico, più onesto e aderente alla società, e decide pertanto di provare a cimentarsi con questo linguaggio. E così che debutta alla fine degli anni Sessanta come autore di storie erotico-poliziesche sulla collana "Genius", e subito dopo in Jolanda de Almaviva, serie sexy di grande successo. Lascia intanto gli studi universitari. Negli anni Settanta avvia la collaborazione con il "Corriere dei Ragazzi". Nel 1978 crea il suo primo personaggio di successo e ne sceneggia anche la storia, pubblicata in prima battuta in Francia dalla rivista "A Suivre": HP e Giuseppe Bergman, dove HP è un chiaro riferimento al suo maestro e mentore Hugo Pratt trasformato in uno dei protagonisti del racconto; negli anni a seguire, Manara pubblica altri episodi dedicati a Bergman, che fisionomicamente ha le fattezze dell'autore e di Alain Delon. Tra la fne del decennio e i primi anni '80 partecipa alla realizzazione della Storia d'Italia a fumetti da Enzo Biagi e crea, su commissione della rivista "Playmen", Il gioco, storia ad alta densità erotica che dà un successo a livello mondiale, straordinario e inatteso, a Manara. Nel 1987 inizia la collaborazione con Federico Fellini, il grande maestro riminese, al quale Manara aveva dedicato una storia breve, Senza Titolo. In seguito, Fellini gli chiede le illustrazioni per una sceneggiatura che pubblica sul "Corriere dell Sera". Da qui Manara, con il consenso del regista, trasforma il testo di Fellini in uno straordinario fumetto, Viaggio a Tulum, apparto su "Corto Maltese". All'inizio degli anni '90, realizza le tavole a fumetti del Cristoforo Colombo di Enzo Biagi. In questo periodo tra le tante collaborazioni internazionali illustra un libro di racconti di Pedro Almodovar. Dopo tante pubblicazioni in Francia è la volta degli Stati Uniti, grazie ad una collaborazione con la DC Comics per la sua etichetta adulta Vertigo, per cui realizza la storia di Desiderio nel volume Sandman - Notti Eterne. Qualche anno dopo, anche la Marvel Comics commissiona un lavoro a Manara: in coppia con Chris Claremont, nasce una storia degli X-Men femminile, X-Men: Ragazze in fuga. Realizza 46, una storia a fumetti tra sogno e realtà su Valentino Rossi, che prende il titolo dal numero della moto del campione italiano, pubblicata su "Rolling Stones". Con l'espandersi della comunicazione multimediale, l'attività di Manara si diversifica orientandosi anche verso la realizzazione di storyboard e la consulenza per campagne pubblicitarie, come quelle per Chanel, per lo spot firmato da Luc Besson, Fastweb, Eminence, Permaflex e Yamamay, contributi e progetti realizzati per Internet e il computer, come Gulliveriana, un cd-rom su una sua storia, seguito da Il gioco del Kamasutra
Nel 2008 Manara sigla un accordo di esclusiva con Napoli COMICON per la cura e la gestione di tutte le sue mostre, in Italia e all'estero, in conseguenza negli ultimi anni moltissimi sono stati gli eventi, le mostre, i festival a cui Manara ha partecipato in tutto il mondo, dal Brasile, alla Francia, alla Germania, al Belgio, alla Polonia, alla Norvegia e fino alla Corea del Sud. 
Dopo numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all'estero, il 20 febbraio 2009 l'Accademia di Belle Arti di Macerata il titolo di Accademico Honoris Causa.

Milo Manara



 Il camionista non si attacca sul camion un quadro di Rauschenberg o di Jasper Johns, si attacca una bella pin-up. Devo alle mie pin-up il fatto di poter ancora divertire, di essere vicino alla gente: militari, camionisti, carcerati…


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