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Le invenzioni americane popolano la nostra vita quotidiana come la lampadina elettrica, la cerniera lampo, il codice a barre...  e la California ha raramente rinunciato all'occasione di rivelare al mondo scoperte o prodotti stranieri, dando loro invece la diffusione che meritavano.
E' la sorte toccata alla bambola modella scoperta negli anni '50 dalla fondatrice della società Mattel, in occasione di un viaggio in Svizzera.


In breve tempo, Ruth Marianna Handler lanciò gli inseparabili Barbie e Ken, che devono il nome alla figlia Barbara e al figlio Ken.


Lungi dall'assomigliare ai bambolotti tradizionali usati per "giocare alla mamma", queste bambole perfettamente proporzionate e vestite influirono a lungo sui canoni estetici del mondo intero.


Ecco per chi volesse un breve excursus di come andarono le cose:

La storia di Barbie inizia nel 1938, quando due giovani sposi, Ruth ed Elliot Handler, vanno a vivere a Los Angeles. Le varie vicende professionali che coinvolgono la coppia portano, nel 1945, alla nascita del nome "Mattel" dove "Matt" sta per Mattson ed "el" per Elliot. Hardol Mattson, amico di Elliot, lavora con lui nel garage di casa, trasformato in un vero e proprio laboratorio. Qui producono manufatti di legno ed in seguito anche mobili per case di bambole. Ruth collabora attraverso le sue idee, avviando la Mattel verso una produzione rivolta sempre più al mondo dei giocattoli. Vorrebbe anche iniziare a produrre le bambole. Lei aveva già in mente l'immagine "moderna" della bambola ideale: gambe lunghe, vita sottile, busto florido e tratti del volto dettagliati. Ma, anche di fronte a tanta precisione, nessuna delle sue idee viene presa in considerazione. Nel 1956, in Svizzera, Ruth Handler vede nella vetrina di un negozio di giocattoli una bambola che corrisponde a quella da lei pensata. La bambola in questione si chiama Lilli e misura 29,5 cm di altezza; realizzata in plastica, raffigura una donna famosa che ricorda Brigitte Bardot. Lilli ha già una sua storia e gode di un vasto successo quando viene scoperta da Ruth. Lilli nasce in Germania prima come personaggio di un fumetto ed era disegnata da O.M. Hausser. Rappresentava una ragazza disinvolta e birichina, poi compare sul mercato tedesco il 12 agosto del 1955, indossando un abito specifico tra i molti del suo guardaroba, ma questi abiti non vengono venduti separatamente. Questo incontro tra Ruth e Lilli avvia definitivamente il progetto e convince la Mattel a realizzarlo. Ne acquistarono tre esemplari e, una volta tornati in America, rielaborarono la bambola per far nascere pian piano Barbie, cioè l'esatto opposto della originaria Lilli, ma comunque molto somigliante. La Mattel decide di usare il vinile come materiale di produzione e questo la porta a trovare nel Giappone un ottimo alleato, dove risiedevano numerose industrie specializzate nella lavorazione di questo materiale. Negli anni che vanno dal 1957 al 1964 la produzione di Barbie si espanderà da Hong Kong alla Corea. Il nome è suggerito da quello della figlia degli Handler, Barbara. Il 9 Marzo del 1959, (questa e' la data ufficiale della nascita di Barbie) realizzarono la prima Barbara Millicent Roberts (nome completo di Barbie). Barbie debutta ufficialmente in occasione della fiera del giocattolo di New York. La bambola si preannuncia già come un fenomeno commerciale senza precedenti: durante il 1959 vengono vendute più di 350 mila Barbie al prezzo di 3 dollari ciascuna. Tale trionfo si deve in gran parte alla geniale intuizione di Ruth Handler, cioè commercializzare una bambola con ampio guardaroba fatto di abiti e accessori venduti separatamente. Nel 1961 compare Ken, il fidanzato di Barbie (Kenneth è il nome del figlio degli Handler). Alla crescita della famiglia si aggiunge, nel 1963, Midge, l'amica di Barbie. Il 1964 è l'anno in cui Barbie approda in Italia. Nel 1964 Barbie cambiò completamente la fisionomia del volto e il tipo di trucco, compaiono le ciglia in fibra sintetica applicate sugli occhi dipinti, più grandi, i capelli cominciano ad allungarsi, sciolti sulle spalle e sono trattenuti da un nastrino alla sommità del capo. Un nuovo brevetto permette l'articolazione in senso rotatorio del busto, questa nuova bambola viene battezzata twist 'n turn. Nel 1968 Barbie inizia a parlare: la nuova talking Barbie stupisce i suoi fan con tre frasi diverse. Ruth ed Elliot Handler hanno così dato inizio alla storia di Barbie, che è arrivata fino ai giorni nostri.




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