Il fotografo Fulvio Bonavia e la chef neozelandese Peta Mathias fondono sapientemente haute couture e cucina in una serie di sorprendenti e raffinate immagini corredate da brevi descrizioni. Il risultato dell'esperimento è dedicato sia ai cultori della moda, sia agli amanti del buon cibo. Sfogliando il volume si materializzano cinture di tagliatelle da portare al dente, ballerine di melanzane da indossare insieme a collane di formaggio e braccialetti alla frutta. Perchè, come si legge in quarta di copertina, "la cucina non è chimica. E' arte". Da mangiare prima di tutto con gli occhi...
Il font del logo è l'American Typewriter disegnato da Joel Kaden e Tony Stan nel 1974. In principio fu una t-shirt, il resto è storia. Parliamo del celeberrimo logo I Love New York con la metafora semiotica cuore/love, abilmente sfruttata dal marchio ed entrata nel linguaggio comune. "I LOVE NY" fu commissionato dal Dipartimento del Commercio di New York nel 1976 in occasione di un concorso pubblicitario bandito per lo sviluppo turistico dello stato di New York e non solo della città, come molti pensano. Fu il designer e illustratore newyorkese Milton Glaser, classe 1939, l'inventore del celebre logo. La Direzione governativa è riuscita, con questa campagna, a promuovere il riscatto di una città che all'epoca era in forte decadenza. Un trionfo senza precedenti, tanto che oggi il marchio è considerato l'archètipo dell'identità per il marketing urbano e per il branding di città e istituzioni pubbliche. Da qui le numerosissime declinazioni oggi evide...
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