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Non c'è uomo di talento, non c'è donna di intelligenza e sensibilità, non c'è attore o attrice che non siano entrati nell'universo Armani dal momento in cui Diane Keaton, il 4 aprile 1978, riceve l'Oscar per la sua interpretazione in Io e Annie indossando una giacca di Armani. Un pò ragazzo, un pò donna nuova, è la prima star a riconoscersi in uno stile nel quale saranno poi in molti a identificarsi. Donne e uomini che cercano un nuovo tipo di libertà nel vestire, un tono rilassato, un sottile andare controcorrente. Un legame stretto unisce Giorgio Armani al cinema. Dallo schermo al red carpet, divi e dive vestono Armani, diventano suoi amici, lo frequentano. 



E' questa la presentazione di Armani/Silos, 3 piani incantevoli che raccontano attraverso modelli e accessori la storia e l'universo di Giorgio Armani! Io, che ne ho una vera e propria adorazione, ho voluto riportare un "breve" estratto della mia visita, ovviamente non paragonabile alle emozioni e alle sensazioni che visitarlo dal vivo offre! Una mostra da non perdere!


Il floreale e il femminile/sexy sono due concetti che Armani ha radicalmente mutato, ribaltando i codici tradizionali dell'abbigliamento legati alla distinzione tra i generi. Oltre la giacca, oltre il completo pantalone, oltre il celebre power suit simbolo dell'emancipazione degli anni Ottanta, Armani crea capi che sottolineano una femminilità intensa. Le magie floreali, le trasparenze tendono a rivelare e al tempo stesso nascondere. In questa festa dei sensi Armani, rivela l'attrazione per le gamme cromatiche dove tocchi di rosa, blu e verde si mescolano ai prediletti neri e ai beige. La forte influenza esercitata dalle culture non occidentali si ritrova nei suoi vestiti simili a caffetani africani, a pigiami e gonne indiani, alle camicie Punjabi senza colletto, alle lunghe tuniche pakistane e alle gonne drappeggiate che si ispirano ai sarong del Sud-est asiatico. La semplicità di taglio e di cucitura tipica della tradizione sartoriale orientale si riflette nell'interesse dello stilista per il design minimalista. 




Lo stile Armani è noto per la gamma dei colori neutri la cui elaborazione dell'incrocio tra grigio e beige ha addirittura dato origine a un neologismo: greige. 


C'è una dimensione eterea negli abiti di Giorgio Armani, ottenuta da strati su strati di tessuto trasparente, come organza, chiffon e tulle e dalla gamma cromatica delle tinte tenui: bianco morbido, appena rosato in sensuali sfumature nude, riflessi di perla e trasparenze di platino e argento. Delicati come l'ala di un insetto, questi abiti appaiono iridescenti, sintesi perfetta tra opacità e trasparenza.





Nella cultura della moda contemporanea gli archivi raccontano il processo creativo: sono stanze delle meraviglie, luoghi di ricerca, di rappresentazione e rilettura del passato, momenti conoscitivi per inventare il futuro. Giorgio Armani con il progetto dell'Archivio Digitale mette a disposizione del pubblico il proprio archivio offrendo un inesauribile serbatoio di idee, la possibilità di ricostruire tutte le fasi della progettazione e del metodo di lavoro dello stilista, illustrandone il processo creativo. L'archivio raccoglie circa 1000 outfit suddivisi per stagioni e collezioni, 2000 capi e accessori, numerosi bozzetti, video di sfilata e back stage, immagini tratte da Emporio Armani Magazine, foto di campagne pubblicitarie iconiche. Armani/Silos è un work in progress, un laboratorio in cui nulla è permanente che verrà continuamente arricchito da nuovi materiali. 



Armani/Silos
Via Bergognone n° 40
Milano









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