Passa ai contenuti principali

Pietra preziosa per definizione e "i migliori amici delle donne" a detta di Marilyn Monroe nel celebre film "Gli uomini preferiscono le bionde": limpido, incolore ma dotato del suo naturale arcobaleno grazie alla rifrangenza della luce al suo interno. Dominato dal pianeta Venere, il diamante simboleggia le emozioni legate al fascino, alla seduzione, alla bellezza. Non stupisce pertanto che negli anni sia diventato simbolo di un amore profondo e duraturo, luminoso testimone di un legame indissolubile!



Prima che un diamante raggiunga la mano di una donna, probabilmente tocca almeno 4 continenti, e affinchè il diamante venga estratto e poi rifinito sono necessari numerosi artigiani di grande esperienza. I primi diamanti sono stati estratti in India più di 2800 anni fa, ma soltanto alla fine del IXX secolo si sviluppò la moderna industria estrattiva, con le prime scoperte dei giacimenti in Sud Africa. Attualmente i paesi produttori più importanti sono Botswana, Namibia, Sud Africa, Angola, Russia, Zaire e Australia. I 5 maggiori paesi produttori garantiscono il 90% del volume dell'approvvigionamento mondiale dei diamanti grezzi,  mentre il Sud Africa ne fornisce più della metà in termini di valore. Il diamante è la pietra più dura conosciuta dall'uomo, nasce dalla cristallizzazione del carbonio ad elevata temperatura e pressione, ma la sua origine è ancora avvolta nel mistero. Proprio questa origine misteriosa ha alimentato suggestive leggende, gli antichi greci , ad esempio, credevano che i diamanti fossero lacrime degli Dei, in epoca romana, invece, i diamanti erano considerati frammenti di stelle cadute dal cielo.

L'abilità del tagliatore trasforma un diamante grezzo, per molti simile ad un banale ciottolo, in qualcosa di unico, svelando la bellezza sfrontata che giace nascosta nelle pietre.

diamante inserito in kimberlite

Un tagliatore non può permettersi di sbagliare, anche per questo, questa arte laboriosa si tramanda negli anni di generazione in generazione. La bellezza di un diamante è data dalla sua capacità di brillare, e quindi di riflettere la luce. Il tagliatore deve sfaccettare la pietra in modo che la luce entri dalla parte superiore, si rifletta all'interno della gemma e fuoriesca dall'alto. In questo modo il diamante risplende con il suo fuoco, la sua brillantezza ed il suo scintillio. Spesso però i centri di taglio sono molto distanti dalle miniere di estrazione, ecco perchè quello del diamante è un continuo viaggio. I principali centri di taglio sono a New York, Anversa e Bombay. Il taglio a brillante è la forma più conosciuta, ma esiste un'ampia varietà che va dalle più tradizionali a marquise, goccia, smeraldo, ovale, baguette, carré o cuore sino alle più fantasiose e creative. I tagli a fiore, introdotti recentemente, cominciano ad essere molto richiesti. Successivamente alla fase del taglio e a quella della levigatura la gemma passa al produttore di gioielli e ai suoi esperti designer. Di solito nel confezionamento di gioielli con diamanti vengono impiegati metalli preziosi, soprattutto oro e platino, per creare un piacevole contrasto con fredda brillantezza della più preziosa e amata tra le gemme naturali. 



Per determinare le caratteristiche ed il valore di un diamante bisogna conoscere le 4 C. La migliore combinazione di queste quattro caratteristiche corrisponde il maggior pregio del diamante:
1) CARAT WEIGHT - peso in carati
Come per tutte le altre gemme, anche il peso dei diamanti si esprime in carati. La parola carato ha un'origine molto antica e risale a quando si usavano i semi del carrubo, dal peso sorprendentemente regolare, per pesare le gemme. Il carato è diviso in 100 punti e come unità di peso corrisponde a 0,20 grammi ovvero 1/5 di grammo.
2) CLARITY - purezza
Il diamante ha un'origine naturale che rende ogni pietra unica e uguale solo a se stessa. Più un diamante è puro, più è raro e quindi prezioso. Quasi tutti i diamanti presentano delle disomogeneità interne o dei cristalli di natura differente, dette inclusioni. Numero, colore, dimensione e posizione delle inclusioni determinano la purezza di ciascun diamante.
3) COLOUR - colore 
Indipendentemente dal loro colore, i diamanti sono delle pietre meravigliose. I diamanti più rari e preziosi sono quelli che maggiormente si avvicinano alla totale assenza di colore. Sono molto rari i diamanti perfettamente incolori e sono indicati con le lettere D, E, F, G e H. Tutti i diamanti che presentano una lieve colorazione, dal bianco sfumato o leggermente colorato sono indicati con I, J, K e L. I diamanti che hanno una colorazione più evidente sono detti coloriti e classificati con lettere dalla M alla Z. Esistono poi dei diamanti classificati oltre la Z, sono detti fancy e sono considerati eccezionalmente rari.
4) CUT - taglio 
Il taglio è l'unica caratteristica che viene influenzata direttamente dall'intervento umano, determinandone così la brillantezza, il fuoco e quindi la bellezza della gemma. In un diamante tagliato correttamente, la luce viene rifratta e dispersa al suo interno e successivamente riflessa da una faccetta all'altra del padiglione per giungere infine all'esterno della pietra, sotto forma di luce bianca.


Uno dei gioielli più celebri della storia è l’anello di fidanzamento che Richard Burton donò ad Elizabeth Taylor. “The Elizabeth Taylor Diamond” ha un diamante taglio smeraldo di 33 carati ritenuto uno dei più puri al mondo. Burton lo acquistò nel 1968 per 300.000 dollari, ma il gioiello fu in seguito rivenduto all’asta da Christie’s, nel 2011, per ben 8,8 milioni di dollari.


– La sua signora è caduta nella piscina.
– Salvate i gioielli!
(Dal film Hollywood Party)

Commenti

Post popolari in questo blog

Sfoderiamo gli sci e i Moon Boot?!

Neve a Cortina d'Ampezzo Dicembre, aprono gli impianti e i rifugi, iniziano le folli sciate e la stagione dello snowboard!!!  Il mio equipaggiamento per eccellenza quando penso ai weekend in montagna sono i miei preziosi Moon Boot rosa! Disponibili ormai in tutte le fogge, copiati e imitati anche da prestigiose case di moda.... ma quando sono nati effettivamente i Moon Boot?! Doposci Moon Boot Ambrosiano e Giancarlo Zanatta Rivestimento esterno in nylon impermeabile, gommapiuma come isolante termico, suola ovale e antiscivolo. 1970: in Italia, i fratelli Zanatta a capo di un'azienda di scarponi da sci lanciano una calzatura informale e da riposo. Ispirati all'abbigliamento degli astronauti sbarcati sulla luna nell'estate del 1969, i Moon Boot sono allo stesso tempo un'intuizione tecnica e imprenditoriale, quanto un fenomeno di moda e di costume. Interpreti perfetti di un turismo invernale divenuto fenomeno di massa, i Moon Boot sono semplici,

Un tuffo nel mar dei Caraibi con LIGNE ST BARTH!

Proprio perché fuori fa freddissimo oggi ho voglia di parlarvi di una linea di prodotti eccezionali che ci trasportano automaticamente in posti caldi e paradisiaci: i Caraibi.  Si tratta dell'azienda francesce LIGNE ST BARTH.  Formule innovative e una continua ricerca di nuovi ingredienti di origine naturale caratterizzano l'attività dell'azienda che da vita a prodotti dai profumi incantevoli: olio di Avocado per corpo e capelli, olio di Cocco, Gel dopo sole all'Aloe Vera alla Menta, linea completa di solari, linea uomo, linea spa e ancora crema doccia esfoliante alla Papaia, latte detergente ai Fiori di Frangipane, tonico al Melone, esfoliante viso alla Papaia, maschere viso, crema al burro di Mango, gel doccia, shampoo e deliziose fragranze corpo. Le sostanze di sintesi sono utilizzate sporadicamente, soltanto quando non esiste alcuna alternativa naturale, al fine di fornire prodotti stabili e sicuri. Le materie prime vengono selezionate in base a precisi

Coconut Lover!? Presente!

Io adoro il COCCO , che oltre ad essere un frutto tropicale, è un alimento con un certo valore nutritivo. Oggi vi svelo qualche curiosità su questo frutto che troverete interessanti se come me siete Cocco Lovers! Il 'cocco ' così come noi lo conosciamo. La noce di cocco è il frutto della palma Cocos nucifera , unica nel suo genere: è una palma alta e snella che può raggiungere i 20-30 metri di altezza. Le sue foglie misurano circa 5 metri. Le foglie vecchie tendono a staccarsi naturalmente lasciando il tronco pulito (utile per gli agricoltori indigeni che salgono sui tronchi per raccogliere i frutti). La 'Coconut Palm' riesce a crescere in terreni anche molto poveri e sabbiosi, ma in un terreno fertile la resa è migliore e la pianta potrebbe produrre fino a 60-70 frutti (o noci) all'anno. Una palma da cocco può diffondere i suoi semi anche a migliaia di chilometri di distanza, grazie alle correnti marine che trasportano il frutto. Grazie anch