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Parigi non è soltanto la città dell'amore, dell'arte e della moda, ma anche del gusto: quello che oggi chiamiamo "ristorante" (dal francese restaurer "ristorare") è stato inventato qui. Il personale di cucina della nobiltà, che dopo la Rivoluzione Francese era rimasto senza occupazione, ebbe la geniale idea di iniziare a cucinare a pagamento: nasceva una nuova attività! 




Probabilmente il significato moderno del termine nacque attorno al 1765, quando un cuoco parigino di nome Boulanger aprì un'attività di ristorazione. Il primo ristorante ad adottare la forma divenuta poi standard al giorno d'oggi (con i clienti seduti al proprio tavolo con la propria porzione, avendo inoltre la possibilità di scegliere la portata da un menu, durante specifici orari di apertura) fu la Grand Taverne de Londres, fondata nel 1782 da un uomo di nome Antoine Beauvillier. Sembra che il nome sia derivato dal motto "venite e io vi ristorerò" affisso nel primo locale di questo tipo.




Ad oggi uno dei più cari ristoranti di Parigi è probabilmente Le Meurice di Parigi, di Alain Ducasse, cuoco e imprenditore francese; ispirato al Salon de la Paix della Reggia di Versailles, offre una cena a non meno di 380 euro. Ma più che un cuoco, Alain Ducasse è una holding. Gira ininterrottamente il mondo per dirigere una multinazionale della gola che fattura, secondo «Challenges», 120 milioni di euro. Per festeggiare i 25 anni del più celebre dei suoi ristoranti, il Louis XV di Montecarlo, circa 2 anni fa si sono riuniti lì 240 chef di 29 Paesi, per un totale di 300 stelle Michelin. 





Quel è il piatto migliore del mondo?  
«Non c’è. Dipende tutto dal momento: con chi lo dividi, dove sei, di cosa hai voglia. La felicità è un attimo.

Alain Ducasse


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