Quante volte avete detto Caipirinha?
Io innumerevoli volte, e potete andare sulla fiducia data l’età! 😂
Cocktail in mano e amici d’ordinanza, ecco uno dei tanti drink per brindare alla serata o a quello che più vi pare,
anzi, speriamo di tornare presto a poterlo farlo disinvoltamente!
Cosa differenzia la Caipirinha dalla Caipiroska?
Il distillato usato, sostituito in quest’ultima dalla vodka! Ma oggi voglio restare in Brasile, nella terra dove nasce
la Caipirinha, e con essa balli sfrenati, il Carnevale appunto, tramonti mozzafiato e ovviamente la Cachaça!
Qui la Cachaça brasiliana è il distillato più venduto. Distillata dalla canna da zucchero, la Ca-cha-sah
(così si pronuncia!) nasce intorno al 1543 per mano di Erasmus Scheltz, un immigrato svizzero che
sviluppò il processo di fermentazione delle prime canne da zucchero nei mulini vicino al Porto di Santos.
In quasi 9 milioni di chilometri quadrati di superficie brasiliana ci sono circa 40000 piccoli produttori di Cachaça
con 14000 marchi esistenti, di cui circa 5000 regolarmente riconosciuti. La sua produzione annua è di circa
2 miliardi di litri, dei quali solo l’1% viene esportato all’estero.
La Cachaça essere apprezzata pura come un Rum quando invecchiata, ma quando è giovane e limpida viene
degustata come base per una delle bevande internazionalmente più famose: la caipirinha, bevanda rinfrescante
e tipicamente tropicale. Cosa vi serve per prepararla in casa?
Lime, zucchero di canna, ghiaccio spezzettato e naturalmente la Cachaçaaa!!!
Oggi ho preparato la Caipirinha versione fragola, per brindare a questa splendida primavera e al mese che
più amo: Aprile!
Se volete sentirvi un pò in brasile e avete la fortuna di avere in casa una bottiglia di Cachaça, potete dilettarvi
nella preparazione delle famose batidas, rinfrescanti frullati alcolici con mango, cocco, papaja ed altre prelibatezze
esotiche.
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