In pieno XVII SECOLO, dalle parti di Reims, nessuna persona assennata avrebbe mai scommesso un soldo dell'epoca sul successo di quel vino strano che, all'arrivo della primavera e a causa di alchimie allora misteriose, diventava fastidiosamente frizzante. E non ci avrebbero scommesso nemmeno nel XVIII secolo, quando la bevanda effervescente era appannaggio di eccentrici aristocratici. Eppure, nonostante l'inizio balbettante e una collezione di imprevisti e disgrazie, tra cui il susseguirsi per oltre un secolo di guerre con truppe che sono transitate su quel territorio di confine a nord della Francia, oggi lo Champagne inonda letteralmente il mondo. Ed è davvero una bella storia.
"Una sola qualità, la migliore": questo il motto della vedova più celebre e celebrata della Champagne, Barbe Nicole Ponsardin, che a 27 anni perse lo sposo Francois Clicquot ma conquistò il mondo con il suo stile.
Il Design, inteso come ispirazione creativa e creatrice, appartiene all'anima e al DNA della Maison Veuve Clicquot fin dal 1816, quando la lungimirante Madame Clicquot inventò la "table de remuage" (l'attuale pupitre) e con essa il dégorgement, che liberò finalmente gli Champagne dalla loro poco invitante torbidità dovuta ai lieviti residui ed ottenere così un vino cristallino e limpido.
Pupitre
Da allora, nel corso degli anni, Veuve Clicquot si è imposta come la Maison de Champagne più creativa grazie ai packaging originali e alle collaborazioni con designer come Karim Rashid e Reinoso. Non solo, al momento la maison è presente sui vari social network con tanto di rappresentanza per vari paesi e con delle gallery assolutamente accattivanti e d'ispirazione!
Nella foto qui sopra, Veuve Clicquot RICH, un nuovo champagne dedicato alla mixology, che ti invita a sperimentare secondo i tuoi gusti e a personalizzare la degustazione dello champagne, aggiungendo ghiaccio e ingredienti scelti secondo lo spirito del cocktail! Nella storia dello Champagne, i vini che erano miscelati per dare più dolcezza venivano chiamati "ricchi". Anche le bottiglie di Veuve Clicquot degli anni 1840 trovate nelle Isole Aland hanno più di 150 gr. di zucchero per litro. Veuve Clicquot ha voluto mantenere questa tradizione attaverso la creazione di RICH, uno champagne dedicato, appunto, alla mixology.
Nel 1972, per celebrare la Grande Dame de la Champagne nasce l'omonima cuvée, prodotta solo da alcuni vigneti di proprietà, alcuni dei quali acquistati proprio da madame Clicquot, nei villaggi Grand cru di Avize, Le Mesnil, Oger, Ambonnay, Ay, Bouzy e Verzy. Con un 47% di uve Chardonnay e 53% di Pinot Nero, La Grande Dame è uno Champagne audace, prova di grande savoir-faire, intenso ed elegante, con note ricche di frutta secca, mela, ribes e zenzero, e un sorso cremoso e sapido, dal carattere materico del Pinot noir. Ne sono state create solo 18 cuvée in quasi mezzo secolo, perché la Grande Dame viene prodotto unicamente in annate eccezionali adatte all'invecchiamento e capaci di sapersi evolvere in complessità. Esiste anche la versione in rosé.
E' per sostenere le donne più innovative e audaci proprio come Madame Clicquot che è nato il Veuve Clicquot Business Woman Award (premio Veuve Clicquot per l'Imprenditrice dell'Anno) che celebra ogni anno le donne di tutto il mondo che esprimono al meglio, con il loro lavoro e il loro carattere, la personalità e i valori della Maison. Il Premio è stato istituito nel 1972 per celebrare il bicentenario della Maison de Champagne e per rendere omaggio a colei che ne ha decretato la fama a livello mondiale. Audacia, tenacia, lungimiranza: sono queste le qualità che hanno permesso alla giovane Barbe-Nicole Ponsardin, Vedova Clicquot, di trasformare la modesta Maison de Champagne da lei ereditata in un'azienda di fama mondiale.
Veuve Clicquot è la Maison de Champagne ufficiale nonché sponsor dell’edizione 2017 della Guida Michelin.
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