Passa ai contenuti principali
Purtroppo ieri è venuto a mancare all'età di 91 anni un grande luminare orgoglio del popolo italiano e non solo: l'oncologo Umberto Veronesi, una delle personalità di maggior spicco in campo sanitario, nonché ex ministro della salute.


Ciao prof., Riposi in Pace e speriamo che presto il mondo possa avere la presa di coscienza che serve per ottenere almeno un cambio di direzione... 
Voglio condividere per ricordarlo, questi suoi pensieri, sarebbe bello se tutti li condividessimo nel concreto; in alternativa ritengo possano essere ottimi spunti di riflessione. 

1) “Quando a tavola ci si trova davanti ad una bistecca, non si pensa che quella parte apparteneva a un animale da accarezzare, da amare...”
2) "La logica di mercato scatena la violenza totale nei confronti degli animali, che vengono letteralmente torturati: immobilizzati per impedirne il movimento, ingozzati di cibo e anche percossi con crudeltà (come succede in Giappone) perché il muscolo si spezzi e la carne risulti più gustosa. La stessa pratica della macellazione è pura violenza: risveglia un senso di ripugnanza sapere come l’animale all’inizio sia solo stordito per poi essere sgozzato, in modo che la morte giunga per dissanguamento.”
3) “La scelta vegetariana è etica, è un segno di evoluzione, di elevazione del pensiero, e non rimanda a un passato che conosciamo in parte e che non può certo giustificare il nostro oggi.”
4) “Amare se stessi dovrebbe prevedere una cultura alimentare rigorosa, nella quale applicare ciò che si è scoperto grazie alla divulgazione dei risultati della scienza. Circa il 50% delle malattie più gravi e invalidanti è riconducibile allo stile di vita, e stile di vita significa anche alimentazione. Ecco perché diventa ovvio che scegliere di alimentarsi correttamente rappresenti una specie di assicurazione sulla vita.”
5) “Gli animali di allevamento sono sottoposti a un trattamento crudele.”
6) “Rinunciare alla carne è per me innanzitutto un modo di contribuire ad alleviare le sofferenze inutili degli animali. Perché l’uomo è davvero l’animale più crudele.”
7) “Alimentarsi è un gesto istintivo che risente di condizionamenti culturali, familiari e religiosi, e diventa un’abitudine profondamente radicata già nei primi anni di vita. Perciò l’ideale è agire con un programma rivolto ai bambini: l’evoluzione culturale necessaria per modificare lo stile di vita della popolazione potrà attuarsi grazie alle abitudini corrette adottate dai bambini e rese «naturali», più naturali rispetto alla tendenza alla sovralimentazione e alla scelta di cibi ipercalorici e potenzialmente dannosi.”
8) “Non bisogna smettere di essere curiosi e dedicarsi alle passioni intellettuali.”
9) “Viviamo in un pianeta minuscolo, un granello di sabbia attaccato ad una stella che, tra qualche miliardo di anni, una volta esaurito il suo combustibile idrogeno, si spegnerà definitivamente. Noi esistiamo perché quel pianeta minuscolo nell'universo si trova in una posizione fortunata.”
10) “Gli animali sono esseri viventi come noi e spesso si occupano di noi con un amore così pieno e gratuito che ucciderli per mangiarli è un’oscenità. Avete mai visitato un macello? Sapete quanta sofferenza ricevono animali innocenti destinati a diventare cibo? Sono un uomo che ha il massimo rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando questa non può far valere le proprie ragioni. Il cibo è per me una forma di celebrazione della vita, ma non mi piace celebrare la vita negandola ad altri esseri viventi. Perché mangiare carne è davvero digerire le agonie di altri esseri viventi.”
11) “Nei paesi occidentali c’è la moda di assumere integratori vitaminici che non servono a nulla (e anzi possono essere dannosi), ma che per milioni di bambini rappresenterebbero invece la salvezza.”
12) “Attualmente un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile, eppure per produrre un chilogrammo di carne di manzo occorrono più di 20.000 litri di acqua.”
13) “Decidiamo liberamente solo quando abbiamo a disposizione le informazioni giuste.”

14) «Dobbiamo avere cura delle persone, prima ancora che dei pazienti»


Commenti

Post popolari in questo blog

Coconut Lover!? Presente!

Io adoro il COCCO , che oltre ad essere un frutto tropicale, è un alimento con un certo valore nutritivo. Oggi vi svelo qualche curiosità su questo frutto che troverete interessanti se come me siete Cocco Lovers! Il 'cocco ' così come noi lo conosciamo. La noce di cocco è il frutto della palma Cocos nucifera , unica nel suo genere: è una palma alta e snella che può raggiungere i 20-30 metri di altezza. Le sue foglie misurano circa 5 metri. Le foglie vecchie tendono a staccarsi naturalmente lasciando il tronco pulito (utile per gli agricoltori indigeni che salgono sui tronchi per raccogliere i frutti). La 'Coconut Palm' riesce a crescere in terreni anche molto poveri e sabbiosi, ma in un terreno fertile la resa è migliore e la pianta potrebbe produrre fino a 60-70 frutti (o noci) all'anno. Una palma da cocco può diffondere i suoi semi anche a migliaia di chilometri di distanza, grazie alle correnti marine che trasportano il frutto. Grazie anch...

I LOVE NY

Il font del logo è l'American Typewriter disegnato da Joel Kaden e Tony Stan nel 1974. In principio fu una t-shirt, il resto è storia. Parliamo del celeberrimo logo I Love New York con la metafora semiotica cuore/love, abilmente sfruttata dal marchio ed entrata nel linguaggio comune. "I LOVE NY" fu commissionato dal Dipartimento del Commercio di New York nel 1976 in occasione di un concorso pubblicitario bandito per lo sviluppo turistico dello stato di New York e non solo della città, come molti pensano. Fu il designer e illustratore newyorkese Milton Glaser, classe 1939, l'inventore del celebre logo. La Direzione governativa è riuscita, con questa campagna, a promuovere il riscatto di una città che all'epoca era in forte decadenza. Un trionfo senza precedenti, tanto che oggi il marchio è considerato l'archètipo dell'identità per il marketing urbano e per il branding di città e istituzioni pubbliche. Da qui le numerosissime declinazioni oggi evide...

Sfoderiamo gli sci e i Moon Boot?!

Neve a Cortina d'Ampezzo Dicembre, aprono gli impianti e i rifugi, iniziano le folli sciate e la stagione dello snowboard!!!  Il mio equipaggiamento per eccellenza quando penso ai weekend in montagna sono i miei preziosi Moon Boot rosa! Disponibili ormai in tutte le fogge, copiati e imitati anche da prestigiose case di moda.... ma quando sono nati effettivamente i Moon Boot?! Doposci Moon Boot Ambrosiano e Giancarlo Zanatta Rivestimento esterno in nylon impermeabile, gommapiuma come isolante termico, suola ovale e antiscivolo. 1970: in Italia, i fratelli Zanatta a capo di un'azienda di scarponi da sci lanciano una calzatura informale e da riposo. Ispirati all'abbigliamento degli astronauti sbarcati sulla luna nell'estate del 1969, i Moon Boot sono allo stesso tempo un'intuizione tecnica e imprenditoriale, quanto un fenomeno di moda e di costume. Interpreti perfetti di un turismo invernale divenuto fenomeno di massa, i Moon Boot sono semplici, ...