Passa ai contenuti principali
Valenza, paese ricco di storia disteso sulla riva destra del Po, prima foro romano, poi feudo francese con Carlo V e dominio savoiardo nel Settecento. 1924: fonda la sua attività Enrico Grassi Damiani. Grazie alla sua abilità di maestro orafo, Enrico diventa in breve tempo il gioielliere a cui si rivolgevano le più importanti famiglie dell'epoca per la realizzazione  di pezzi unici, veri e propri capolavori di raffinata maestria. Un primato che la famiglia tende a sottolineare, in quanto da sempre produttori di gioielli a differenza di concorrenti nati come dettaglianti. Questo fa di Damiani una realtà unica. L'appartenenza, da generazioni, al territorio valenzano dove tutti i grandi nomi hanno via via stabilito la loro produzione e dove la tradizione orafa ha dato vita a una scuola professionale che forma giovani talenti, rappresenta sicuramente un importante valore aggiunto nella promozione del made in Italy. 

Handmade in Italy since 1924

Lo stabilimento Damiani è un suggestivo connubio tra fabbrica hi-tec, laboratorio artigianale e luogo di rappresentanza. Strutturato su più livelli, dovunque si respira un clima di grande concentrazione. Osservando gli artigiani a lavoro, sembra di trovarsi di fronte a una grande équipe di chirurghi del gioiello: ognuno alla propria postazione, vestiti in camice verde, microscopio per lavorare al millimetro e strumenti di precisione alla mano. Eppure per creare un classico contemporaneo che risponda ai parametri di bellezza, innovazione artistica e comfort, la presenza del capomastro, il direttore artistico Giorgio Damiani, è fondamentale: se l'idea nasce da uno schizzo a penna, come si sviluppa la forma è un lungo lavoro. Il settore ricerca e sviluppo Damiani è attento alla tecnologia, però ogni gioiello è realizzato a mano da maestri artigiani e incastonatori.

Tra i gioielli, ricordiamo il bracciale "eden", vincitore di un Oscar mondiale della gioielleria alla fine degli anni Novanta: il Diamond International Award.


"Ogni gioiello nasconde un segreto: quello della personalità di chi lo indossa. Ogni volta che comincio a lavorare a un nuovo gioiello, penso alle persone che lo indosseranno. Cerco di immaginare le loro abitudini e i loro desideri. Gli oggetti che amano. Situazioni, momenti, atmosfere. Sono come istantanee scattate sulla vita. Da queste intuizioni prendono concretezza le mie idee. Da queste idee nascono tutti i gioielli Damiani".
Giorgio Damiani

orecchini "springtime"

Le ultime creazioni di alta gioielleria, sinuosi e preziosissimi fiori e mobili farfalle, hanno preso ispirazione da un giardino fiorito. L'oro e le pietre preziose colorate, unitamente a un design ricercato e una cura per i dettagli, hanno creato un nuovo vivaio che merita di essere esplorato, anche dai non cultori del gioiello. 
Dal novembre 2007 Damiani si quota in borsa a Milano. 


Collezione Rose, collana in oro bianco e rosa con diamanti.

La collezione Rose è l'omaggio che Damiani dedica al fiore più bello, celebrato e noto in tutto il mondo e in ogni epoca. La rosa infatti è l'incarnazione per eccellenza della femminilità, da sempre considerata l'omaggio floreale più gradito. Con questa collezione, Damiani interpreta la simbologia e la tradizione della rosa, con creazioni romantiche e al tempo stesso moderne, delicate e molto femminili: gioielli in oro bianco e rosa con diamanti, realizzati con cura e passione per "fiorire" su ogni donna che li infossa rendendola affascinante e splendida.

Tutto il resto del mondo Damiani per cominciare a sognare è su: https://store.damiani.com/

Commenti

Post popolari in questo blog

Coconut Lover!? Presente!

Io adoro il COCCO , che oltre ad essere un frutto tropicale, è un alimento con un certo valore nutritivo. Oggi vi svelo qualche curiosità su questo frutto che troverete interessanti se come me siete Cocco Lovers! Il 'cocco ' così come noi lo conosciamo. La noce di cocco è il frutto della palma Cocos nucifera , unica nel suo genere: è una palma alta e snella che può raggiungere i 20-30 metri di altezza. Le sue foglie misurano circa 5 metri. Le foglie vecchie tendono a staccarsi naturalmente lasciando il tronco pulito (utile per gli agricoltori indigeni che salgono sui tronchi per raccogliere i frutti). La 'Coconut Palm' riesce a crescere in terreni anche molto poveri e sabbiosi, ma in un terreno fertile la resa è migliore e la pianta potrebbe produrre fino a 60-70 frutti (o noci) all'anno. Una palma da cocco può diffondere i suoi semi anche a migliaia di chilometri di distanza, grazie alle correnti marine che trasportano il frutto. Grazie anch...

I LOVE NY

Il font del logo è l'American Typewriter disegnato da Joel Kaden e Tony Stan nel 1974. In principio fu una t-shirt, il resto è storia. Parliamo del celeberrimo logo I Love New York con la metafora semiotica cuore/love, abilmente sfruttata dal marchio ed entrata nel linguaggio comune. "I LOVE NY" fu commissionato dal Dipartimento del Commercio di New York nel 1976 in occasione di un concorso pubblicitario bandito per lo sviluppo turistico dello stato di New York e non solo della città, come molti pensano. Fu il designer e illustratore newyorkese Milton Glaser, classe 1939, l'inventore del celebre logo. La Direzione governativa è riuscita, con questa campagna, a promuovere il riscatto di una città che all'epoca era in forte decadenza. Un trionfo senza precedenti, tanto che oggi il marchio è considerato l'archètipo dell'identità per il marketing urbano e per il branding di città e istituzioni pubbliche. Da qui le numerosissime declinazioni oggi evide...

Sfoderiamo gli sci e i Moon Boot?!

Neve a Cortina d'Ampezzo Dicembre, aprono gli impianti e i rifugi, iniziano le folli sciate e la stagione dello snowboard!!!  Il mio equipaggiamento per eccellenza quando penso ai weekend in montagna sono i miei preziosi Moon Boot rosa! Disponibili ormai in tutte le fogge, copiati e imitati anche da prestigiose case di moda.... ma quando sono nati effettivamente i Moon Boot?! Doposci Moon Boot Ambrosiano e Giancarlo Zanatta Rivestimento esterno in nylon impermeabile, gommapiuma come isolante termico, suola ovale e antiscivolo. 1970: in Italia, i fratelli Zanatta a capo di un'azienda di scarponi da sci lanciano una calzatura informale e da riposo. Ispirati all'abbigliamento degli astronauti sbarcati sulla luna nell'estate del 1969, i Moon Boot sono allo stesso tempo un'intuizione tecnica e imprenditoriale, quanto un fenomeno di moda e di costume. Interpreti perfetti di un turismo invernale divenuto fenomeno di massa, i Moon Boot sono semplici, ...